Come dire addio alle coliche del tuo bimbo

venerdì 7 febbraio 2014

La vita è movimento

Riporto un pensiero di Isabelle Filliozat, psicoterapeuta di fama internazionale, che mi piace condividere con te...


"Non sempre è facile ascoltare le emozioni dei bambini perché spesso minacciano la nostra convinzione di essere una "buona madre" o un "buon padre". 
Ci costringono a esaminare la nostra funzione che consiste nel soddisfare i loro bisogni. Dobbiamo avere il coraggio di dirlo: talvolta vorremmo che i nostri figli non piangessero, non gridassero, non si rotolassero per terra. Preferiremmo che non avessero tante emozioni. Tuttavia i loro affetti sono ciò che essi hanno di più prezioso, determinano il loro il loro sentimento di identità. Un bambino calmo come una statuetta è tranquillo, ma da qualche parte è morto dentro di sé.
La vita è movimento. Una statuetta è immobile.
Per somigliare a una statuetta, il bambino ha dovuto uccidere la vita dentro di sé.
E-mozione, E= verso l'esterno, mozione= movimento. 
L'emozione è la vita che si muove dentro di noi. E' un movimento che parte dall'interno e si esprime all'esterno. La paura aiuta a proteggerci. La tristezza accompagna i lutti, la gioia invece ci riempie di dinamismo. La collera definisce i nostri confini, i nostri diritti, è una reazione alla frustazione.
L'amore ci unisce agli altri.
Piangere, gridare, tremare sono un rimedio alle inevitabili tensioni della vita. 
L'esistenza di un bimbo è piena di frustrazioni, di domande, di paure, di collera... 
Tutti i bebè hanno bisogno di piangere, per quanto ci si prenda cura di loro. 
L'emozione permette di riprendersi dopo una ferita. 
Per superare un trauma causato da un evento doloroso, un incidente, una prova, un'ingiustizia, occorre poter dare libero sfogo ai sentimenti che queste esperienze hanno suscitato. 
La libera espressione delle emozioni garantisce la salute psichica".

Grazie
Angela

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