Come dire addio alle coliche del tuo bimbo

venerdì 8 novembre 2013

Il pianto nel bambino: una diversa chiave di lettura


Molto spesso il pianto viene inteso come un elemento negativo da far placare al più presto.
I genitori diventano ansiosi e insicuri e il loro unico obiettivo diventa: allontanare quel lamento dalle orecchie!
Il pianto del bimbo suscita nel genitore antichi ricordi, legati alla propria infanzia.
Il pianto riporta il genitore al suo passato, dove magari per una frustrazione , un rimprovero o una sofferenza emotiva scoppiava in un pianto inconsolabile.
Allora quel pianto infantile diventa il pianto del genitore.
E’ importante lasciarsi invadere da una emozione se la si vuol comprendere al meglio e poter dare la giusta risposta!
Caro genitore la prima cosa da fare quando il tuo bimbo piange è ascoltare la sua voce. 
Cerca di capire cosa vuole comunicare in quel preciso istante e di cosa ha bisogno per essere consolato.
Le risposte potrebbero anche non arrivare subito perché i nostri tempi non sono quelli del bambino!
Se ti concentrati sulla respirazione,  la tua ansia si allenterà e sarai sicuramente in grado di gestire la situazione al meglio.
La prima risposta da offrire è dunque la tua presenza, la tua vicinanza, il tuo contatto emotivo.
Il neonato ha una sensibilità molto accentuata, se avverte tensione nelle tue mani e nel tuo corpo, questo di certo non lo aiuterà a tranquillizzarsi.
La cosa fondamentale  è NON PERDERE LA CALMA E LA PAZIENZA !
La tua presenza serena comunicherà al bimbo un grande sollievo.
Vedrai che se tu riesci a mantenere la calma, anche il tuo bimbo più facilmente si calmerà!
Tratto da www.corsomassaggioinfantile.it

Con affetto
Dott.ssa Angela
Insegnante di massaggio infantile e pedagogista clinico

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