Come dire addio alle coliche del tuo bimbo

martedì 15 luglio 2014

Mio fratello è figlio unico

Sembra quasi ridicolo chiedere ad un genitore se tra i propri figli ce n'è uno preferito, perché la risposta è sempre la stessa:"I figli sono tutti uguali". 

Peccato però, che poi questa frase venga costantemente contraddetta dalla quotidianità, che chiama in causa: sensi di colpa, responsabilità, timori, sbagli commessi e mai superati, ansia e terrore di pensare di aver fallito come genitori.

Solitamente il figlio che "sta più a cuore" è quel figlio verso cui si sente di aver avuto delle mancanze maggiori, oppure è quel figlio che ha realizzato più degli altri i desideri dei genitori, o ancora è il primo figlio, quello più desiderato e che ha concretamente dato vita al nucleo familiare, o invece è l'ultimo, il più piccolo, quello considerato eternamente da proteggere e difendere da tutto e da tutti.

Forse sarebbe più onesto smetterla di recitare una finzione dalle gambe corte per affermare la verità: le differenze tra i figli ci sono eccome.
Riconoscerle significherebbe fare luce dentro di sé, comprendere e motivare il perché di maggiori attenzioni e considerazioni verso un figlio piuttosto che un altro, senza condannare nessuno, ma semplicemente utilizzando la voce della coscienza, al fine di dare valore anche a quel figlio poco considerato, a quel figlio che, ahimé, arriva sempre dopo.

Ammettere l'esistenza di differenze è un grande atto di intelligenza e di riconoscenza verso i figli.
Alla luce del fatto che siamo tutti diversi, sono diverse anche le sfumature dell'affetto e dell'amore che si nutrono verso i propri figli.

un saluto
Angela

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