Come dire addio alle coliche del tuo bimbo

sabato 16 dicembre 2017

Sono un neonato... non un bambolotto



Ciao Mondo dei Grandi, sono un neonato che vuole spiegarvi alcune cose.
Sono piccolo, molto piccolo e da poco sono uscito dal pancione della mia mamma, dove mi sentivo in un ambiente protetto, sicuro e ovattato, mi sentivo proprio a casa.

Ora devo imparare tante cose e i miei tempi sono molto, molto lunghi.
Quando sono nato è stata una gioia per tutti.


Cari mamma, papà e parenti tutti, a volte o spesso, non mi date però il tempo di adattarmi a tutti i nuovi cambiamenti che avvengono nella nuova vita. 
Sembra che voi abbiate sempre tanta fretta; fretta che io faccia i primi sorrisi, fretta che io dica le prime paroline, fretta che impari subito a camminare.

Il vostro compito è quello di aiutarmi a crescere, prendendovi cura di me, e di questo vi ringrazio immensamente, però non dimenticate che io sono PICCOLO e i miei tempi non sono veloci come i vostri.
A volte passo dalle braccia di un parente all'altro come se fossi un pacco regalo, un trofeo, da mostrare e di cui essere orgogliosi.
 

Quando piango, non è solo perchè ho fame o perchè devo essere cambiato.
Provate a pensare se un giorno arrivasse un gigante, un omone grande grande, più grande di voi quattro o cinque volte e, senza dirvi nulla, vi portasse via da casa vostra, 

voi come vi sentireste? 

Io sono piccolo, ho bisogno di coccole ( sopratutto della mia mamma che è la persona che più conosco), ho bisogno di conoscere tutto quello che fate, quando state con me: ad esempio, se devo essere cambiato ditemi che stiamo andando a cambiare il pannolino e spiegatemi ogni azione .
Oppure se mi sta prendendo in braccio qualcuno di diverso dalla mamma e dal papà, comunicatemelo.

Ho bisogno di sicurezza, ho bisogno di rituali e routine. 

Se piango è perché sto comunicando qualcosa; cercate di ascoltare le varie sfumature del mio pianto e capirete di cosa ho bisogno.
Anche se molto piccolo percepisco le vostre emozioni e voi grandi non dovete aver paura di verbalizzarle, esprimerle. 

Comunicatemi quello che provate, così da grande sarò un po' più capace di capire le mie di emozioni.
Anche se piccolo sono un bambino e come tale ho il DIRITTO ad essere rispettato, considerato e accettato per quello che sono.


Sono un essere umano non un bambolotto.


Auguro a tutti i bambini tanta felicità

Monica Nero
Educatrice, insegnante massaggio infantile

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