Come dire addio alle coliche del tuo bimbo

giovedì 9 gennaio 2014

Dalla testa.... al cuore!


E’ banale asserire che l’uomo sia fatto di testa e cuore. Tutti noi siamo fatti di testa e dunque di pensieri, parole, logica e di cuore, emozioni, sentimenti e stati d’animo.
Ma se penso alla società moderna, credo che questa abbia schiavizzato il cuore a favore della mente. La mente pensa, elabora e alimenta un pensiero capace di contraddire e negare continuamente quello dell’altro.
La mente è negativa, è distruttiva, vive nella negazione di tutto e nel negare valore a tutti.
Il cuore invece non è rigido sulle proprie posizioni, il cuore è positivo, è elastico. Il cuore è capace di emozionarsi, è in grado di accorciare le distanze e di creare ponti tra le persone, non barriere. Il benessere ci ha insegnato a dare valore ad un gioiello, al telefono ultimo modello, al pc più sottile che ci sia, alle scarpe firmate e questo cosa produce? Tutti noi ci affanniamo, ci esasperiamo, per poter dare a nostro figlio quello che il benessere ci impone: “tutti ce l’hanno, non può averlo pure mio figlio?”
Ecco allora che la mente lavora, lavora, lavora e il cuore si allontana sempre di più dalla nostra dimensione umana. Sembriamo tanti missili impazziti alla ricerca sempre di ciò che non abbiamo e dell’impossibile. Il cuore e la mente fanno parte di noi, non possiamo separarli, possiamo però mettere il pensiero, la testa un tantino a riposo e far emergere il cuore, come motore della nostra vita.
Facebook, twitter sono diventati non un mezzo per comunicare, bensì una strategia per dare facile sfogo al nostro bizzarro bisogno di porci al centro del mondo; ci danno l’illusione di avere tanti amici, ma in realtà, pur sapendo cosa fa il nostro conoscente, in casa, poi, siamo soli, soli con i nostri pensieri, soli con i nostri sentimenti. Se solo riuscissimo a spegnere più spesso la televisione o il computer nelle nostre case, non avremmo più l’esigenza di mettere in piazza la nostra vita attaccata ad un ricordo per dire al mondo: questo è mio figlio il giorno del suo primo compleanno, questi siamo noi nel nostro del nostro matrimonio.
Mettiamo un po’ a tacere il nostro stupido egocentrismo e apriamo il cuore davvero a nostro figlio: amiamolo e  ascoltiamolo. Accogliamo davvero il nostro compagno, accettandolo per quello che è. Smettiamola di essere ridicoli di fronte ad una società che ci guarda compiaciuta, perché è riuscita nel suo arduo lavoro: renderci macchine prive di sentimenti e privi di vitalità. 
Ritorniamo a vivere!

ti mando un caloroso abbraccio
Dott.ssa Angela Del Casale

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