Come dire addio alle coliche del tuo bimbo

lunedì 3 febbraio 2014

Frammenti d'infinito in balia dei cellulari...siamo tutti matti


Ti voglio narrare ciò che mi è accaduto in questi ultimi giorni: mentre cammino per strada passa una macchina con dentro un ragazzo che, pur essendo alla guida, scrive sul cellulare; entro in una biblioteca comunale, dall'alto porto lo sguardo in basso e vedo dei ragazzi di scuola superiore con il proprio docente, impegnati in un'attività extra-curricolare, dieci su dieci hanno in mano il telefonino e lo usano;
mentre passeggio di sabato pomeriggio sotto i portici della mia città, giro la testa verso un panificio e sul bancone della cassa vedo una bambina di 10-11anni con un tablet tra le mani; ieri al ristorante, in un tavolo adiacente al nostro c'era una famiglia che, al nostro arrivo, stava già pranzando. Il bimbo più piccolo mangiava e contemporaneamente giocava con un videogioco. Noi  arriviamo intorno alle 14.00 e osservo questa scena, la famiglia in questione va via verso le 15.30 e il bambino, solo in quel momento, smette di giocare. I suoi genitori, molto comprensivi, aspettano che finisca la partita, per poter abbandonare il locale; sabato sera in pizzeria con amici, uno dei nostri conviviali, mentre eravamo a tavola, prende il proprio telefono e inizia a giocare al solitario... 

Continuo? Sono semplicemente allibita di quello che vedo in giro... la gente, dai bambini agli adulti, sembra impazzita...si cammina per strada con il "touch" in mano, si va in macchina con il "touch" in mano, durante le ore di lezione è una lotta continua insegnante -alunno per far lasciare sul tavolo spento il proprio "oggetto prezioso", si va a dormire e c'è chi ripone il proprio telefono sotto il cuscino, si va in bagno e ci facciamo accompagnare dal nostro amico indivisibile, una donna sta per partorire e il proprio compagno, per immortalare quel momento unico, e forse irripetibile, porta con sé il telefono-telecamera....
Ma dove stiamo andando? Ci rendiamo conto che quello che tanti anni fa era un mezzo per comunicare sta diventando una droga, un oggetto che ci dà sicurezza e ci fa apparire forti e buffoni agli occhi di chi fortunatamente non vuole cadere in questa trappola? Tutto viene registrato da un telefono e poi messo in piazza su facebook, twitter e altri blog... 
E' necessario riappropriarci della nostra intimità, che è solo nostra e non può appartenere a nessuno, noi ADULTI abbiamo il dovere di dare un taglio a queste mode, finiamola di dire: "ce l'hanno gli amici di mio figlio il telefono BUONO, lui non è diverso dagli altri, gli abbiamo fatto questo regalo in occasione della prima comunione!"
Finiamola: stiamo uccidendo i nostri figli, stiamo uccidendo questi ragazzi, che cresceranno sempre più soli e sempre più pieni di tante COSE.
Noi adulti abbiamo delle responsabilità, abbiamo il DOVERE di interrompere questa catena pericolosa, che ci porta dove? La tecnologia va usata per migliorare la nostra vita, non per farci diventare burattini, automi, vittime inconsapevoli del mondo che, così facendo, non ci appartiene più!

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