Come dire addio alle coliche del tuo bimbo

martedì 30 settembre 2014

Tu non hai figli, non puoi capire!

Sorrido sempre quando ascolto genitori affermare con convinzione: "Se non hai figli, mi dispiace, non puoi capire, né dare dei consigli. Solo quando li avrai anche tu ne riparleremo!"

Sorrido perché, durante le mie consulenze pedagogiche, prendo atto di una cosa: ci sono tanti, tantissimi bambini e adolescenti, purtroppo, che presentano dei problemi, o disagi emotivi, più o meno gravi e più o meno risolvibili.


Bambini che apparentemente si mostrano sereni e sorridenti, poi vivono la loro vita con un vuoto interiore, si sentono soli e non compresi dai familiari, pronti solo a chiedere il resoconto di una giornata scolastica.

Se il figlio ha riportato un bel voto e ha mangiato a scuola, allora vuol dire che è tutto ok.

La mia domanda nasce spontanea: "Se è vero che solo chi ha figli sa e conosce le regole, i trucchi e le modalità per saperli gestire e farli crescere in modo sano, perché poi, nella pratica quotidiana, ciò molto spesso non accade?"

Affermo questo perché, forse per deformazione professionale, tendo purtroppo a dare consigli, anche quando non sono interpellata direttamente.

Dall'esterno, chi ha l'occhio clinico, riesce a captare cose che i genitori, perché coinvolti nelle dinamiche educative, forse non vedono, forse non riescono a vedere o forse non vogliono vedere.

Credo sia necessario sfatare questo mito: solo chi ha figli sa e conosce le regole del gioco!
Non è assolutamente così.

Quasi tutti i genitori hanno bisogno di essere guidati nel loro percorso genitoriale, hanno necessità di mettersi in discussione e non di innalzare muri, sostenendo questa frase: "Si fa così, punto e basta!"

Un genitore che si pone delle domande, si chiede se il proprio comportamento e il proprio modo di agire sia giusto o sbagliato è una persona che si mostra flessibile, elastica, capace di cambiare rotta, capace di dire: "Ho sbagliato, modifico il mio comportamento".

Tante volte, durante la mia crescita ed ora, in età adulta, mi ritrovo a fare da madre a mia madre, perché, nonostante l'età, lei ha ancora difficoltà nel modificare i suoi comportamenti, a volte errati, nei riguardi dei suoi figli.

Angela Del Casale

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