Molto spesso il pianto viene inteso come un
elemento negativo da far placare al più presto.
I genitori diventano ansiosi e insicuri e il loro
unico obiettivo diventa: allontanare quel lamento dalle orecchie!
Il pianto del bimbo suscita nel genitore antichi
ricordi, legati alla propria infanzia.
Il pianto riporta il genitore al suo passato, dove
magari per una frustrazione , un rimprovero o una sofferenza emotiva scoppiava
in un pianto inconsolabile.
E’ importante lasciarsi invadere da una emozione se
la si vuol comprendere al meglio e poter dare la giusta risposta!
Caro genitore la prima cosa da fare quando il tuo
bimbo piange è ascoltare la sua voce.
Cerca di capire cosa vuole comunicare in quel preciso istante e di cosa ha bisogno per essere consolato.
Cerca di capire cosa vuole comunicare in quel preciso istante e di cosa ha bisogno per essere consolato.
Le risposte potrebbero anche non arrivare subito
perché i nostri tempi non sono quelli del bambino!
Se ti concentrati sulla respirazione, la tua ansia si allenterà e sarai
sicuramente in grado di gestire la situazione al meglio.
La prima risposta da offrire è dunque la tua presenza, la tua vicinanza, il
tuo contatto emotivo.
Il neonato ha una sensibilità molto accentuata, se
avverte tensione nelle tue mani e nel tuo corpo, questo di certo non lo aiuterà
a tranquillizzarsi.
La cosa fondamentale è NON PERDERE LA CALMA E LA PAZIENZA !
La
tua presenza serena comunicherà al bimbo un grande sollievo.
Vedrai
che se tu riesci a mantenere la calma, anche il tuo bimbo più facilmente si
calmerà!
Tratto da www.corsomassaggioinfantile.it
Con affetto
Dott.ssa Angela
Insegnante di massaggio infantile e pedagogista clinico
Con affetto
Dott.ssa Angela
Insegnante di massaggio infantile e pedagogista clinico
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