Come dire addio alle coliche del tuo bimbo

giovedì 9 ottobre 2014

Assumi tante medicine: te lo dice la tv, puoi fidarti!


Ho pensato di scrivere questo articolo, perché ho notato, in questi ultimi giorni, un bombardamento mediatico, attivato e sostenuto dalla televisione nazionale, sull'utilizzo e i benefici dei farmaci, sin dalla più tenera età. Insomma, tra le varie pubblicità, mancava questa; l'Aifa ricorda che è necessario curarsi, assumere farmaci, se si vuol stare bene. 


Mi sta molto a cuore questo argomento, perché le persone, purtroppo, fanno ciò che la televisione consiglia e suggerisce, senza mettere in dubbio nessuna informazione che sente o vede.
L'Aifa è l'Agenzia Italiana del Farmaco.
Il sistema culturale occidentale ci invia, dunque, questo messaggio: 
"Curarsi in gravidanza è un atto di responsabilità!"
"Il farmaco in gravidanza, quando necessario e prescritto dal medico, dev'essere assunto per la salute della donna e del proprio bambino".
"Se ti sta a cuore la tua salute, rivolgiti ad un pediatra".
Nessuno però parla di controindicazioni, perché viene omesso questo particolare così importante per la nostra salute?
Se hai mal di testa, prendi il farmaco per il mal di testa, che però poi ti fa venire bruciori di stomaco, allora assumi un altro rimedio contro i bruciori di stomaco, che però, ha, tra gli effetti collaterali, l'osteoporosi. A 50 anni ti viene l'osteoperosi, allora prendi farmaci per curare l'osteoperosi, nessuno ti dice che tra gli effetti collaterali ci possono essere sindromi depressive. 
Ti viene la depressione, assumi ansiolitici, che hanno, tra i probabili effetti collaterali, la malattia di Alzheimer. A 70 anni ti ritrovi in un letto d'ospedale, senza sapere perché, con tante malattie addosso, tra cui l' Alzheimer.

Termini la tua vita, malato, ma curato!

Il sistema sanitario si riempie le tasche e tu fai il gioco loro!

Svegliamoci! Ci vogliono malati!

Nei paesi orientali il sistema culturale vuole che la gente stia in salute, quindi favorisce la conoscenza di tanti rimedi naturali, per combattere anche semplici mali di stagione, che da noi vengono curati molto spesso con una pasticca (tanto che fa!).
Secondo l'idea orientale una persona sana non ha bisogno di ricorrere al sistema sanitario, lo stato risparmia e la gente impara dalla natura a trovare i tanti rimedi che esistono, ma che noi occidentali preferiamo non conoscere, perché siamo troppo comodi o magari perché non vogliamo perdere tempo!
Viviamo da malati la nostra breve vita, ci imbottiamo di farmaci di ogni tipo, al primo sintomo di dolore, senza pensare che quel farmaco è solo un palliativo, per tapparci la coscienza e credere che abbiamo fatto la cosa più giusta e scontata da fare.
Nell'antica Cina i medici venivano pagati fin quando i propri pazienti non si ammalavano. 
Nel momento in cui contraevano qualche malattia il pagamento era sospeso. Da noi funziona esattamente all'opposto: i medici ricevono soldi se le persone sono malate. 
Se tutti noi fossimo sani i medici non guadagnerebbero nulla. 
Ai medici e alle case farmaceutiche conviene che siamo sani o malati?
Tu che ne pensi?

Angela Del Casale

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