Come dire addio alle coliche del tuo bimbo

mercoledì 11 dicembre 2013

Coliche addominali o reflusso gastroesofageo?


Quando un neonato inizia a piangere ininterrottamente per più di 2/3 ore al giorno per più giorni consecutivi la prima cosa si pensa è che possa soffrire di colichette addominali. Dico questo perché la percentuale di neonati che dalla seconda/terza settimana di vita presenta questo fastidioso e antipatico problema è piuttosto alta.
Ma come capire se si tratti davvero di colichette d’aria e non invece di un problema forse anche più insidioso, come può essere quello del reflusso gastroesofageo?


Se il tuo bimbo presenta delle coliche in genere piange in modo quasi disperato nelle ore del tardo pomeriggio, per continuare tutta la sera e la notte. Durante il pianto tende a piegare le gambette verso l’addome perché è lì che avverte il dolore, a stringere i pugni e farsi rosso in viso. Puoi aiutarlo a trovare sollievo praticando il massaggio addominale, che puoi imparare facilmente seguendo il mio corso multimediale. Così facendo l’aria e le feci saranno eliminate con più facilità. Si può ricorrere a preparati fitoterapici o medicinali, nei casi più gravi ma, in questo caso, ti consiglio sempre di rivolgerti al tuo pediatra e di non prendere iniziative. 
La cosa che non devi assolutamente fare è attaccarlo al seno, pensando di consolarlo o nutrirlo: peggioreresti solo la situazione!
Se invece il tuo piccolo, durante la normale poppata tende ad inarcare la schiena e urlare a squarciagola, ha spesso il singhiozzo, emette frequenti ruttini, anche lontano dai pasti, rigurgita il latte e piange molto spesso durante tutto l’arco della giornata, non solo alla sera. Se noti che quando lo metti nella culla si agita e presenta crisi di pianto, tanto da provare sollievo solo se preso in braccio e tenuto in posizione verticale, allora potrebbe essere affetto da “reflusso gastroesofageo”, noto anche con la sigla RGE.  
Questo disturbo è causato da una mal chiusura del cardias, valvola che chiude lo stomaco, dopo l’entrata del cibo. Non sempre questa condizione provoca dei fastidi, se però il bimbo presenta i disturbi sopra elencati con una certa frequenza, allora si tratta di RGE. 
Si trova in commercio un tipo particolare di latte che, una volta sceso nello stomaco, tende a solidificare, così da impedire qualsiasi risalita nell’esofago. Anche in questo caso, rivolgiti al pediatra, per scongiurare una tipologia di reflusso più grave.
Sia per quanto riguardo il reflusso che per le coliche, caro genitore, ti consiglio di non disperarti né di perdere la calma perché entrambi questi piccoli problemi fisiologici tenderanno a scomparire nel giro di due/tre mesi.
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ti aspetto
Angela
insegnante massaggio infantile e pedagogista clinico

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